La frenata nelle vaccinazioni sembra essere vicina. Molte Regioni stanno spostando le prenotazioni per agenda affollata.
ROMA – La frenata nelle vaccinazioni sembra essere vicina. Nonostante le rassicurazione di Figliuolo, le Regioni starebbero rimodulando la propria agenda e non si escludono, come riportato dal Corriere della Sera, lo slittamento delle prime dosi per una agenda molto affollata.
Il Lazio ha confermato lo spostamento delle prime somministrazioni di almeno 15 giorni. L’Emilia Romagna starebbe valutando la possibilità di mettere fine alle prenotazioni fino al 15 agosto per la fascia di età compresa tra i 20 e i 59 anni. La Toscana, invece, ha deciso di bloccare le prenotazioni per agosto e settembre per una settimana in attesa di ulteriori comunicazioni sulle consegne.
Figliuolo alza l’obiettivo: 800mila somministrazioni nelle prossime settimane
Nonostante le paure delle Regioni e il calo delle consegne, il commissario Figliuolo non ha nessuna intenzione di alzare il piede sull’acceleratore e fa salire l’asticella delle somministrazione quotidiane. Il generale, come riportato dai giornali italiani, ha fissato il nuovo obiettivo a 800mila dosi al giorno per rispettare l’immunità di gregge a settembre.
Un cambio di passo che, secondo le ultime indiscrezioni, è stato richiesto dal premier Draghi per evitare un rialzo dei casi con la variante Delta. E proprio per questo il presidente del Consiglio è al lavoro per avere un numero di vaccini Pfizer superiore nelle prossime settimane.
L’allarme di Gimbe
Una situazione in continua evoluzione in Italia e la variante Delta continua a fare paura. Secondo l’ultimo report di Gimbe, sono circa 7 milioni gli over 60 a rischio di contagio grave se confermato che la mutazione riesce a ‘bucare’ la prima somministrazione.
Da qui l’invito a rimodulare la vaccinazione e ritornare alla somministrazione alle persone che sono più a rischio. Un cambio di passo che il Governo, almeno in questo momento, non ha in programma.